LA REGLA 2 MINUTO DE RICORSO IN CASSAZIONE

La Regla 2 Minuto de ricorso in cassazione

La Regla 2 Minuto de ricorso in cassazione

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(qui il video integrale), ITW propone un ciclo di incontri con l'Avv. Mirco Minardi per conoscere al meglio le tecniche redazionali del ricorso e del controricorso in Cassazione. La strada che conduce ad una pronuncia nel merito dei motivi di ricorso, che sia di accoglimento o di rigetto, è lastricata di insidie riguardanti la corretta individuazione dei motivi, la tecnica redazionale e gli adempimenti relativi alla notifica e al successivo deposito.

La legge individua i motivi per i quali è possibile proporre ricorso per Cassazione. Per questo motivo, viene definito come un mezzo di impugnazione a critica vincolata.

Impar è più necessaria la notifica mediante personal alle altre parti, ma il deposito può avvenire fino a 15 giorni prima dell’udienza o dell’adunanza in camera di consiglio.

La giurisprudenza ha affermato che il giudice di legittimità, ai fini della declaratoria di inammissibilità del ricorso, non è chiamato ad una delibazione del tutto discrezionale quanto alla infondatezza (mera o manifesta) dei motivi, ma è tenuto ad operare una valutazione che tenga conto dei motivi che deducano inosservanza od erronea applicazione di leggi e la circostanza che essi risultino, o meno, caratterizzati da evidenti errori di diritto nell’interpretazione della norma posta a sostegno del ricorso; il che, come pure si è detto, accade, ad esempio, nei casi in cui: – si invochi una norma inesistente nell’ordinamento – si pretenda di disconoscere l’esistenza o il senso assolutamente univoco di una determinata disposizione di legge; – si riproponga una questione già costantemente decisa dalla giurisprudenza di legittimità in senso opposto a quello sostenuto dal ricorrente, senza addurre motivi nuovi o diversi per sostenere l’opposta tesi; per altro verso, qualora, con riferimento ai motivi che deducano vizi di motivazione valorizzando la circostanza che essi muovano, o meno, sul fatto, sullo svolgimento del processo o sulla sentenza impugnata, censure o critiche sostanzialmente vuote di significato in quanto manifestamente contrastate dagli atti processuali il che accade, ad esempio, nel caso in cui il motivo di ricorso attribuisca alla motivazione della  decisione impugnata un contenuto letterale, logico e critico radicalmente diverso da quello reale.

L’art. 363 (come novellato dal d.Lgs. 40/2006 ed applicabile quindi ai provvedimenti ed alle sentenze pubblicate dal 2 marzo 2006) prevede che il Procuratore generale presso la Corte di cassazione possa chiedere alla Corte di enunciare nell’interesse della legge il principio di diritto al quale il giudice di merito avrebbe dovuto attenersi, non solo quando le parti impar hanno proposto ricorso nei termini di legge o vi hanno rinunciato (ipotesi già previste nella preesistente formulazione dell’articolo), ma anche quando weblink il provvedimento impar è ricorribile in Cassazione e non è altrimenti impugnabile.

Mi confermi che anche dal tuo punto di apariencia non è più necessaria distanza di trasmissione del fascicolo alla Corte d’appello per un ricorso notificato a febbraio 2023?

Il Procuratore generale e il Procuratore della Repubblica presso il tribunale possono anche ricorrere nei casi previsti dall'articolo 569 c.p.p. e da altre disposizioni di legge.

Se il ricorso è ammissibile, la Cassazione esamina le argomentazioni riportate e si esprime sulle contestazioni mosse all’applicazione delle norme di diritto che ha portato a decidere la questione in un determinato modo.

Con tale sentenza le Sezioni Unite – superando il precedente orientamento, peraltro di segno contrario rispetto alla precedente consolidata giurisprudenza delle Sezioni Unite in materia di autonoma impugnabilita dell’atto di avvio dell’azione disciplinare – hanno dichiarato la non autonoma impugnabilità dell’atto di apertura del procedimento disciplinare davanti al Consiglio nazionale forense.

La domanda assume la forma del ricorso: esso è rivolto alla Corte e deve essere sottoscritto da un avvocato iscritto nell’apposito albo dei difensori presso la Corte di Cassazione e munito di procura speciale, a pena di inammissibilità (art. 365).

Se il collegio della Settima Sezione ritiene sussistente la causa di this review here inammissibilità emette ordinanza di inammissibilità; se invece impar ritiene esistente alcuna causa di inammissibilità restituisce gli atti alla sezione remittente con provvedimento di cui impar è richiesta specifica motivazione.

Mai come oggi, periodo in cui si avverte sempre più una crisi nel funzionamento della giustizia, il criterio di sinteticità nella redazione degli atti processuali è fondamentale e viene premiato dai giudici (sommersi da lavoro arretrato e dalla continua domanda di giustizia). Ecco, dunque, che la chiarezza e la sinteticità nella redazione del ricorso per Cassazione assumono un ruolo predominante e centrale nel diritto vivente, ma impar solo. Recente, infatti, è sia la nota del primo Presidente della Corte di cassazione con cui questi ha sollecitato weblink la redazione di ricorsi che non superino le venti pagine, sia il protocollo di intesa tra la Corte di cassazione e il Consiglio nazionale forense, che ha dettato le regole redazionali del ricorso per Cassazione, al fine di definirne dei limiti contenutistici.

: è l'ipotesi in cui l'errore del giudice ricada sulle disposizioni di rito che delineano le patologie degli atti processuali; in tal caso il giudice di legittimità può accedere all'esame diretto degli stessi per risolvere la questione sottoposta al suo giudizio quale giudice anche del fatto (c.d. cognitio facti ex actis

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